Hotel Park

Hotel Park non è un hotel a 5 stelle, ma piuttosto una base militare del contingente portoghese NATO nei pressi di Sarajevo nel periodo che segue l’ultima guerra del secolo scorso in quello sventurato Paese.

Lo scrittore, Bruno Rizzo, ha vissuto in prima persona le vicende narrate, che pure compaiono in forma romanzata. Sullo scenario si accampano popoli dello stesso territorio e non solo, diversi per religione, etnia, cultura, in assurda lotta fra loro. Fanno da sfondo, oltre che lo squallore di Hotel Park, paesaggi campestri e boschivi bellissimi e sereni al primo sguardo, eppure segnati dalla guerra fratricida. E anche città come Sarajevo, splendida, eppure connotata ad eterna memoria dalla distruzione dei terribili bombardamenti perpetrati in quegli anni.

Un libro di guerra dunque, di guerra civile per lo più, in cui odi, vendette  e tradimenti si mescolano ad atti generosi di umanità, solidarietà, amore. È  però un romanzo d’amore. Un amore coraggioso e a prima vista impossibile tra due persone appartenenti a barricate contrapposte e a mondi diversi. La  loro storia è una ribellione allo scenario di morte, spesso inutile, che li contorna.
È un protagonista che parla e la narrazione segue il ritmo della vita sospesa tra momenti di disperazione, di amore, di solidarietà, di audacia, di cupa rassegnazione e soprattutto di ansia nella scelta tra lasciar vivere o distruggere persone, animali, cose in nome della nostra e loro sicurezza.