Tema 2: Una fiaba o una novella moderna
Notte fonda.
Un rumore: tonf!
Improvviso.
Insolito.
Inquietante.
Il cuore.
Un colpo.
Un sobbalzo.
Battiti.
Rapidi.
Incalzanti.
I pensieri.
Confusi.
Impauriti.
Sonnolenti.
Tonf!
Gelsomine si sediede de repente sul letto profumato di lavanda e sudore.I suoi incubi minacciosi, ricorrenti, ossessionanti si manifestettero come mostri assetati di sangue!
Malviventi?
Torvi?
Oltraggiosi?
Armati?
Controllette lo spago che ogni sera legava alla caviglia con l’altro capo alla maniglia della finestra da quando la sua vicina le dicette che i ladri si arrampicano lungo le grondaie ed entrano in casa. Uno strattone, segno di allarme, ma era a posto.
E mo’?
Pensette e ripensette, si dicette: mi devo alzare, controllare.
Posette i piedi a terra e tremolando come una candela mossa dal vento fecette i primi passi.
Striscette lungo il corridoio.
Passi cauti.
Incerti.
Dondolanti.
Sudori freddi.
Bagnati.
Crack!
Deng!
Gelsomine si arrestette. La pila, dov’è, dov’è la pila?
Sì, nel comodino, sempre a portata di mano, non si sapette mai!
Tornette indietro, piano piano. La presette… piano piano.
Coraggio!
Andette avanti, rasentette la porta del bagno. . già la porta, chiusa o aperta la lascette la sera prima?
Brrr.
Rabbrividette.
Auch! Sbattette il ginocchio nel mobiletto accanto alla porta.
Grrr! Le venette in mente una bestemmia di quelle peccato ma non la dicette, si trattenette!
Sigh! Ma non piangette per non farsi scoprire dal malvivente che era sicuramente da qualche parte.
Hiii, qualcosa scricchiolette.
Giungette alla porta del soggiorno.
Che fare? Il rumore venette da lì. Intravvidette fogli in terra, scivolosi, ammiccanti, spaparagliati.
Che fare?
Urlare?
Lottare?
Tramortire?
Stonk? Randellare?
Calma, calma. Entrette con passo felpatino.
Appiccette la pila, di qua, di là.
Disgraziato, vieni fuori, non ho paura!
Morsetto la guardette stralunato.
Si spaventette.
Sorpreso.
Perplesso.
Peli ritti, orecchie allarmate.
Mai vidette la sua padrona così intravagliata, capelli ritti, occhi roteanti.
Scappette e decidette che era meglio andare a mangiare qualche croccantino per riprendersi.
Gelsomine si accascette su una poltrona, sfinita, esaurita, stramacciata.
Spegnette la pila e lì si addormentette.
L’immagine di copertina è stata creata dai grafici di a.l.a.
Milena Vox
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